martedì, ottobre 28, 2008

MAPPERO'CHEFFORTUNA!!

Carissimi,
annuncio ufficialmente, per i pochi che non se ne fossero ancora accorti, che l’epoca della carta da lettere è finita! Non solo: è terminata anche l’epoca delle mail e con essa tutta una serie di inutili interessi sugli altri.
Siamo entrati nell’era dei blog, di hi5 e di facebook! Nell’era della condivisione totale, dei contatti sfrenati e quotidiani…ma ve ne rendete conto?! Abbiamo un sacco di amici! Che fortuna poter accedere a internet dal lavoro! poter ritrovare amici delle superiori, stare in contatto con amici del Brasile…che vanto le infinite liste di contatti! E che fortuna poter scrivere cose che tutti possono leggere!

E che fortuna poi rendersi conto che stiamo costruendo rapporti sempre più superficiali! Già…perché alla fine si scrivono sempre le stesse cose (“anche tu qui?”, “quanto tempo che non ci sentivamo!”)…si scrivono cose adeguate al mezzo di comunicazione che si usa. Ovviamente. Chi direbbe a un amico cosa sta vivendo nel profondo, sapendo che tutti lo leggono?

E così perdiamo tempo a continuare a scriverci castronerie, a mandarci test su “quale animale sei?” , a ripubblicare video di youtube che rispecchiano il nostro umore, illudendoci che se è basso qualche amico capisca e venga in soccorso, continuiamo a scrivere e non scrivere, ad alludere ma non approfondire a chiedere “come stai?” e rispondere con frasi evasive.
Piuttosto che…
…piuttosto che prendere carta e penna e aprire il cuore. Piuttosto che interessarci veramente agli altri.

pistonog@alice.it …io aspetto!

9 commenti:

Anonimo ha detto...

...non sempre è così....isa

Zio Pasa ha detto...

innanzi tutto grazie, perchè il solo leggere un post così (drammaticamente) vero e condiviso mi fa trovare un po' di buon umore (e la mattina ne ho decisamente bisogno), un po' di compagnia (nella disperazione di trovare qualcuno che condivida i miei pensieri) e un po' di ottimismo. grazie anche perchè sei una persona rara, e io ho un disperato bisogno di sapere che esistono persone rare che hanno qualcosa da dire.

quello che tu affermi, di cui condivido tutto, anche la punteggiatura, secondo me nasce da due aspetti della nostra realtà che spesso mi trovo a denunciare sul blog o con gli amici, qualche volta anche pedantemente:

- c'è sempre meno attitudine alla riflessione e alla ricerca della verità e, al di là dell'attitudine, viene scoraggiata (eticchettandola come sfigata o noiosa) una visione profonda della realtà persino in chi ne sarebbe in grado. chi non pratica la riflessione e non conosce il dubbio, semplicemente, non ha proprio nulla di profondo da dire, neanche su se stesso.

- c'è una tendenza a riempirsi la vita di cose, di attività, di hobbies, di studi, di fondamenta per eventuali progetti per il futuro, che sta sottraendo il tempo vitale che serve alla gente per fermarsi e PENSARE. pensare a quali sono le persone con cui vorremmo andare al di là di un "ciao come stai? anche tu qui!" e METTERLO IN PRATICA questo andare al di là. fare una selezione, insomma, non solo di quali rapporti approfondire, ma anche dei mille impegni che ci impediscono di farlo davvero l'approndimento. il risultato di ciò è che spesso ci troviamo ad avere relazioni profonde solo con le persone che conosciamo da molto tempo, con cui siamo entrati in confidenza in un tempo in cui avevamo meno cose da fare data la giovane età e ci si permetteva persino il lusso di vedersi, passare del tempo insieme, anche senza nulla di reale da fare, senza la necessità di avere qualcosa da consumare o un film da vedere. è in questo nulla (e non al cinema o in un pub o a una aperi-cena) che sono nate le uniche relazioni profonde. invece, con tutte le persone che incontriamo in età adulta, molto raramente aviene uno vero slancio...e perchè? perchè non abbiamo tempo, perchè non ci ritagliamo una mezza giornata di nulla. drammatico.

in conclusione, voglio solo aggiungere che in ogni caso gli strumenti più superficiali e che danno sfogo al narcisismo collettivo come blog, facebook ecc. sono comunque divertenti e, se presi in un verso sano, consentono una doverosa piccola evasione quotidiana.

a presto,
lo zio.

Anonimo ha detto...

Onestamente, non capisco che cosa vi aspettavate da Facebook e simili... parlo al plurale perchè non sei la prima a cui sento fare questo discorso. E' un semplice sito web, anzi, forse è un semplice gioco dove la gente, chi vuole ovviamente, si incontra e rincontra... Non credo che chi l'ha creato pretendesse di fare una cosa di un certo spessore, dove le persone andassero lì a confidare i loro più intimi segreti al mondo. E' un gioco, e come tale va preso. E' un po' ipocrita, è vero, perchè ti ritrovi ad aggiungere alla tua lista di amici persone che non senti da anni e che dopo quel "ciao, quanto tempo, che fai?" di nuovo non sentirai per anni. Però ci sono anche quelle persone a cui invece fa piacere sentirti e che non ti aggiungono agli amici solo per ampliare la loro lista.
Nessuno obbliga nessuno a iscriversi, nessuno obbliga nessuno a diventare amici, nè tantomeno a confidarsi e rivelare i propri pensieri in mondovisione. Gli amici veri non sono lì, ma lo sappiamo tutti...
Non ci vedo niente di male a fare qualche test cretino ogni tanto, a iscriversi a qualche gruppo più o meno serio e anche, perchè n0, a chiedere come va a un vecchio compagno delle elementari o delle medie. Insomma a staccare un po' dalla serietà della vita di tutti i giorni.
Elisa

Anonimo ha detto...

facebook non esclude il resto.. come ogni cosa. tutto sta alla mente di chi lo utilizza. se uno imposta tutti discorsi superficiali lo farà con o senza facebook.. chi imposta relazioni profonde e intense continuerà a farlo anche se ci fossero 2000 facebook in più. ricordiamoci sempre che c'è sempre una mente dietro a chi pigia i tasti... o di facebook o di blogger... anche tu hai un blog dove scrivi i tuoi pensieri.. (come dice anche lo zio) quelli che vuoi condividere li scrivi per chè sai che sarai letta, quelli profondi li tieni per te e li condividi nel modo che preferisci con le persone a cui tieni...

quindi smettiamola di filosoffeggiare per il semplice gusto di polemizzare (su facebook ci sei anche tu!)

La zia

Jager_Master ha detto...

secondo me avete ragione un pò tutti, nel senso che (parlando da uno che ha blog, msn, facebook) queste realtà "virtuali" rischiano di calarci in una dimensione irreale, che taglia trasversalmente e di netto il sano rapporto con le persone che conosciamo. E qui starebbe l'errore.

Il modo corretto è utilizzare questi sistemi per quello che in realtà sono....
...facebook ad esempio lo utilizzo per sentire persone che cmq già sento per altri versi, iscrivermi ad eventi di cui magari non sarei a conoscenza (ad esempio sono stato invitato ad una festa di cui non sapevo). Msn per mettermi d'accordo sul ritrovo con le persone...ecc.

Insomma. Mezzi, non fini.

Il fine è PARTECIPARE a questa festa, vedere le persone con cui REALMENTE voglio parlare. Condividere cose con persone "selezionate" (chiaro che non ho lo stesso rapporto e gli stessi interessi con 141 "amici" su facebook...).

La differenza secondo me sta lì. A non cadere nella realtà fittizia e rimanere coi piedi per terra coltivando ciò che realmente conta, coltivando le persone di cui realmente mi importa. Il resto è..."cordialità".

eloisa ha detto...

un pensiero di getto, poi rispondo con più calma...la mia non voleva essere una polemica! ma semplicemente una considerazione soggettiva che deriva dal mio vissuto personale di qs ultime settimane: mi sono accorta che l'esaltazione dello scoprire un nuovo strumento come facebook aveva in un certo senso offuscato "ciò che realmente importa": privilegiavo una mezz'oretta al computer piuttosto che dare una mano in casa o fare una telefonata a francy. una mezz'oretta al computer per leggere che "federica si è appena alzata e si sta preparando per la conferenza" e "francesca deve studiare ma non ne ha voglia". solo dopo un po' mi sono accorta che qs era un meccanismo viziato e mi sono uscite le parole che ho scritto nel post!
nulla vieta di utilizzare gli strumenti informatici in questione (e io stessa, zia, li uso, è vero!), anzi, come dice eli è un modo per staccare dalla serietà, ma qs non deve pregiudicare poi la costruzione di veri rapporti. è una riflessione banale, ma non è così automatica se ci pensate bene. a volte va a finire che uno si illude che i veri rapporti siano quelli telematici (jager, intendi anche tu un po' qs no?!). io ci sono cascata e non mi sembra di essere una sprovveduta da qs punto di vista.
di sicuro ho sopravvalutato qs mezzi. errore. devo solo ritararmi e vederli per quello che realmente sono. e se considerati così hanno del positivo.
zio, ora sn di corsa, ma con più calma penso a quello che hai scritto e rispondo! grazie cmq!

Jager_Master ha detto...

ok dopo questa precisazione mi trovo pienamente d'accordo.

Anonimo ha detto...

idem

la zia

Anonimo ha detto...

COME DICEVA LA ZIA "tutto sta alla mente di chi lo utilizza" ECCO!