lunedì, settembre 29, 2008

TRA I POTENTI CI SONO ANCHE DEI GRANDI

Prendetevi due minuti, un po’ come ho fatto io di malavoglia quando mia mamma oggi mi ha detto che voleva leggermi una cosa.
Prendetevi due minuti e leggete quanto segue.
E’ un breve testo che Andrea Pininfarina scrisse nel 2005 come contributo al libro “C’è posta per Dio” di Francesco Antonioli e che è stata letta al suo funerale.
Prendetevi due minuti e ritroverete un po’ di fiducia nell’imprenditoria italiana!



Caro Signore,
mi sono interrogato: «Si può chiedere qualcosa a Dio?». Credo di sì, e ci vorrei provare in questa occasione. Ovviamente non è qualcosa di concreto o di materiale: i tempi della letterina a Gesù Bambino per Natale sono passati da un pezzo! Mi piacerebbe invece confidarti quali sono i valori in cui credo e chiederti di aiutarmi a mantenerli, se non a perfezionarli, in base al Tuo divino giudizio.I valori in cui io credo sono fondamentalmente tre e cerco di applicarli e praticarli con costanza e continuità: integrità, umiltà e coerenza
Integrità: la considero un insieme di onestà ed etica molto difficile da trovare nel mondo del lavoro, dell’economia e del commercio. Eppure io credo che essere integri faccia la differenza: così da potersi guardare tutte le mattine allo specchio senza rimorsi o vergogna, consapevoli di aver sempre dato il meglio di sé, con lealtà e rispetto delle regole.
Umiltà: molto sovente chi ha successo nella vita e nel lavoro, tende a guardare indietro più che avanti e a perdere di vista le sfide di tutti i giorni e soprattutto l’umiltà. Penso invece che la vita sia come uno sport: ogni partita, ogni gara deve essere giocata con il massimo impegno, ma ricordandosi che ogni volta bisogna ripartire da zero. Si può vincere o perdere, ma con dignità e con un atteggiamento verso gli altri che nel tempo non si modifica in funzione dei propri successi.
Coerenza: anche questo è un valore in cui credo molto, e che ritengo assai poco praticato di questi tempi, in cui l’opportunismo e la capacità di trasformarsi in base agli eventi sembrano essere vincenti rispetto a una qualsiasi credibilità.
Questi sono i miei valori. Come li osservo? Mi rimetto a Te e al Tuo giudizio: quello che mi piacerebbe è almeno riuscire a trasmetterli ai miei figli ed a praticarli con tutti coloro che vivono, lavorano, interagiscono con me. Ma come si fa a concludere una lettera come questa senza chiedere almeno un po’ di attenzione per le persone che mi sono più vicine e che quotidianamente condividono le mie ansie, le mie preoccupazioni, le mie gioie, le mie doti e le mie debolezze? Si tratta delle persone a cui voglio più bene, e cioè mia moglie e i miei figli, a cui ti prego, mio Dio, di dare una vita piena e felice almeno quanto la mia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pininfarina... A volte tendiamo a pensare che tutti gli imprenditori siano... beh,lo sappiamo. Eppure questa è una dimostrazione (ma non l'unica secondo me) che non sono tutti così, anche se la maggior parte forse ci mostrano di esserlo.Però, leggendo il testo, io ho riacquistato fiducia non solo negli imprenditori, ma soprattutto nelle PERSONE! E io ho ho letto tante parole del testo condividendole e volendo farle mie.

eloisa ha detto...

anche a me ha dato un po' più di fiducia...o per lo meno una visione allargata che non comprende solo il negativo, come i media vogliono spesso farci credere!