24 marzo 1980. Ore 18:25. Nella cappella di un ospedale per malati incurabili l'arcivescovo Oscar Romero sta celebrando la messa. È il momento dell'offertorio. Si odono due spari e il prelato cade morto. A sparargli, sicari armati dalla destra. Il giorno prima di essere ucciso, aveva invitato i soldati a «disobbedire a ordini che ingiungono di uccidere».
Mons. Romero ci ricorda che il solenne giuramento che i soldati fanno - in America Latina come nel resto del mondo - non deve essere più di fedeltà agli ordini di un generale, ma ai dettami della propria coscienza. E la coscienza vieta di sparare su inermi; impone la scelta di porsi al fianco dei poveri e non dei potenti che li opprimono.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
domani nevica!!!! è la prima volta che scrivo in questo blog..tu scrivi nel mio, non posso non ricambiare..caspita quante visite!!!!
BENVENUTO DAGO!!!! noi ormai abbiamo un rapporto epistolare!! :)se vuoi qlc dritta sulla gestione del blog...chiedi pure...non so tantissimo ma ho avuto una buona maestra (vale!)
grazie..ma non è difficile devo solo capire come si fa a scoprire chi scrive come anonimo
dago
Posta un commento